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Laser verde (Green Light) per il trattamento dell'iperplasia prostatica benigna.

2021-09-12 11:06

Prof. Giorgio I. Russo

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Laser verde (Green Light) per il trattamento dell'iperplasia prostatica benigna.

Laser verde (green Light) per il trattamento dell'iperplasia prostatica benigna.

l trattamento chirurgico gold-standard dell’iperplasia prostatica benigna è rappresentato dalla resezione prostatica trans uretrale (TURP), per volumi prostatici inferiori ad 80 grammi, o a discrezione dell’operatore dall’adenomectomia trans vescicale per volumi prostatici superiore a 80-100 grammi.

Tuttavia, esiste una crescente richiesta da parte dei pazienti di procedure chirurgiche mini-invasive, come l’utilizzo delle fonti laser.

I laser attualmente disponibili si differenziano fortemente dalle prime tecniche poiché offrono un’immediata ablazione del tessuto. Tuttavia, ciascun sistema laser attualmente disponibile presenta un’interazione specifica laser-tessuti. Uno dei più usati è senza dubbio il laser GreenLight ™. Il laser GreenLight ™ opera a una lunghezza d’onda di 532 nm (luce verde) in cui l’energia del laser è fortemente assorbita dall’emoglobina, ma non dall’acqua. Questa proprietà fisica determina una ‘vaporizzazione fotoselettiva’. A causa dell’elevata densità di energia applicata dal laser, si determina un’ablazione del tessuto. L’alta densità di energia nel tessuto prostatico porta alla rapida vaporizzazione del tessuto superficiale e ad un piccolo ‘bordo’ di tessuto coagulato. Nell’ultimo decennio, i progressi tecnici hanno migliorato la tecnica, tra cui un aumento del potenza massima del GreenLight™ da 80 Watt a 180 Watt.

I vantaggi di tale tecnica possono essere riassunti in due punti.Il primo riguarda la possibilità di avere brevi tempi di degenza ospedaliera, dovuti ad una rimozione precoce del sanguinamento. La sua capacità di coagulare efficacemente il tessuto infatti consente una ripresa veloce da parte del paziente.

Il secondo punto riguarda la possibilità invece di utilizzare tale procedura anche in pazienti che assumono farmaci anti-aggreganti (es. Aspirina, Clopidrogrel), avendo infatti basse percentuali di sanguinamento.

Indubbiamente tale tecnica rappresenta un’ottima scelta per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna, ma bisogna sempre considerare che il gold-standard è sempre rappresentato dal “buon” Urologo.

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