La malattia di La Peyronie è una patologia abbastanza invalidante dal punto di vista psicologico perché ovviamente determina una curvatura del pene patologica. Un approccio fondamentale che bisogna dare al paziente è rappresentato dalla riabilitazione e consiste nell'utilizzo di un macchinario che prende il nome di Vacuum device.
Questo consiste in un cilindro che viene posizionato in corrispondenza del pene in flaccidità e attraverso ovviamente dei movimenti abbastanza ergonomici permette di rimuovere l'aria all'interno del cilindro ed avere un’erezione. Attraverso questi esercizi la curvatura del pene nel tempo risulterà migliorare di circa 10-20 gradi. In pazienti invece con scarsa risposta, si richiederà il posizionamento di una protesi peniena.
La protesi peniena è un dispositivo medico impiantabile mediante intervento chirurgico e rappresenta il trattamento definitivo della disfunzione erettile non responsiva o non compatibile con le opzioni terapeutiche conservative (terapie farmacologiche o fisiche).
Esistono sostanzialmente due tipologie di protesi peniena (gonfiabile e non), da scegliere in relazione alle caratteristiche e aspettative del paziente, in accordo con lo specialista di riferimento.
In generale l’intervento prevede l’impianto all’interno dei corpi cavernosi (i due cilindri di tessuto vascolare che costituiscono la struttura interna del pene) di uno o due cilindri protesici che vadano a vicariare l’erezione attraverso differenti meccanismi di bioingegneria. Inoltre, in tutti i casi non viene compromesso né l’eccitamento né la funzionalità eiaculatoria del paziente.