MicroChirurgia per il recupero degli spermatozoi nell'infertilità maschile (microTESE)

Nella popolazione generale, fino al 15% delle coppie soffre di infertilità. Nella metà di queste coppie viene rilevato un fattore di infertilità prevalentemente maschile. Tra i casi di infertilità maschile, fino al 20% è dovuto ad azoospermia. L'azoospermia può essere classificata come ostruttiva (OA) o non ostruttiva (NOA). Nel complesso, la NOA è nettamente più comune, rappresentando fino al 60% dei casi. La NOA rappresenta ancora una sfida per gli andrologi, essendo nella maggior parte dei casi secondaria a un fallimento del processo di spermatogenesi idiopatico. Nel 1993 è stata eseguita la prima procedura di iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI) che utilizzava il recupero di spermatozoi direttamente dal testicolo mediante estrazione convenzionale di spermatozoi testicolari (TESE). È ampiamente noto che la maggior parte dei NOA è caratterizzata da una distribuzione focale di aree normali di spermatogenesi tra il parenchima alterato. Seguendo queste piste, un noto limite delle TESE convenzionali è l'impossibilità di identificare chiaramente queste aree. Pertanto, al fine di migliorare il tasso di recupero degli spermatozoi (SRr), la TESE assistita da microchirurgia (M-TeSE) è stata proposta come opzione chirurgica alternativa.
L'approccio combinato di MicroTESE  è sicuro e può rappresentare un approccio prezioso per migliorare l'SRr nel recupero NOA a bassa probabilità.